SITI ETRUSCHI > NORCHIA

Norchia e le necropoli rupestri

“Una delle singolarità del paesaggio etrusco è quella di confondere in un solo effetto, in una sola bellezza caratteri naturali e tracce dell’operosità umana: rocce, vegetazione, rovine antiche…; quasi che i segni della storia, subendo l’usura del tempo, siano venuti a raccogliersi nuovamente a poco a poco nel grembo vivo della natura”
MassiMo Pallottino , Scienza e Poesia alla scoperta dell’Etruria (Quaderni dell’associazione culturale italiana 24, 1957)

Un armonioso intreccio tra la lussureggiante vegetazione e la preziosa opera dell’uomo.
Percorrendo i tortuosi sentieri di Norchia si ha come l’impressione di trovarsi in un luogo dove il tempo è cristallizzato: querce, lecci e arbusti nascondo e custodiscono le imponenti facciate delle tombe etrusche scolpite lungo le scoscese pareti tufacee, vere e proprie quinte scenografiche che
raggiungono il fondovalle, quì, alla confluenza dei torrenti Pile e Acqualta con il Biedano, si trova la “Cava Buia” una delle più spettacolari vie cave di tutta l’Etruria. Proseguendo in direzione dell’antico abitato, ubicato lungo il percorso della Via Clodia, si raggiunge il pianoro di Norchia,
con i ruderi della pieve di San Pietro, il castello e la torre di Guardia.

Archeotrekking: consigliamo di dedicare un’intera giornata all’itinerario delle necropoli rupestri e, dopo la visita di Norchia, proseguire con quella della necropoli di Castel D’Asso (circa 12 km,
difficoltà media).