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Tarquinia: una “pinacoteca” sepolta

“È il mistero del viaggio fuori dalla vita, verso la morte; il viaggio della morte e il soggiorno nell’Aldilà… Nelle tombe noi lo vediamo, fremiti di meraviglia e vivido sentimento che palpitano sopra la morte. L’uomo si muove nudo e raggiante attraverso l’universo. Poi arriva la morte: lui si tuffa nel mare, partendo per l’Aldilà”
D.H. Lawrence, Paesi etruschi

La sua fondazione è ammantata di leggenda, l’antica Tarchna seppe sfruttare al meglio la sua felice posizione, intessendo scambi commerciali e culturali di ampio respiro. E proprio dalla ricezione di modelli sviluppati in Grecia e Asia Minore nacquero le tracce più spettacolari della sua ricchezza: le straordinarie tombe dipinte della necropoli dei Monterozzi.

Necropoli dei Monterozzi
Sito Unesco, fa parte del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia. Si trova sulla collina dei Monterozzi, tra l’antica Civita e il mare, in un contesto paesaggistico di rara bellezza. Le tombe sono scavate nel macco (roccia locale), piccole camere ipogee completamente coperte da ricercate pitture, alle quali non è estranea la mano di artisti greci stabilitisi in città. Tra le tombe più note quella della Leonesse, della Caccia e della Pesca, dei Leopardi, dei Baccanti, dei Caronti.

Museo Archeologico Nazionale di Tarquinia
Si trova nel centro storico della città e occupa il magnifico palazzo costruito dal cardinal Giovanni Vitelleschi. tra il 1436 e il 1439.
Le sue collezioni sono ricchissime: sarcofagi, gioielli, gli affreschi distaccati delle quattro tombe dipinte (Olimpiadi, Triclinio, Nave, Olimpiadi), la celeberrima lastra dei Cavalli Alati, la kylix del ceramografo greco Oltos risalente alla fine del VI sec. a.C. e il gruppo marmoreo del Mitra tauroctono di età romana.

Consigliamo di dedicare l’intera giornata alla visita di Tarquinia, il centro storico della città è uno dei più belli dell’intera regione con importanti chiese, tra le quali quella di S. Maria in Castello, antica cattedrale di Tarquinia, case torri e palazzi nobiliari.

Archeotrekking: per gli amanti delle passeggiate all’aria aperta consigliamo la visita all’area archeologica dell’antica Civita con i resti monumentale del tempio “Ara della Regina”, qui furono ritrovati nel 1938 i Cavalli Alati. Un altro percorso suggestivo è quello dei “Principi etruschi” con la visita dei due grandi tumuli detti del Re e della Regina.