Scavi di Veio: Tempio di Portonaccio, Necropoli e Acropoli

SITI ETRUSCHI > VEIO

Parco Archeologico di Veio

Tra tutte le città dell’Etruria, nessuna ha un posto così importante nella storia come Veio. Compresa tra i più antichi nemici di Roma, per quasi quattro secoli fu la sua rivale nella forza miltare, ma allo stesso tempo fu la sua maestra di civiltà ed arti. Fu il baluardo estremo degli Etruschi verso Roma, fu la Troia d’Italia
G. Dennis, “Città e necropoli d’Etruria

L’area archeologica visitabile, in località Portonaccio, si trova al di fuori dell’antico abitato etrusco. Qui nel 1916 fu riportata alla luce la celebre statua dell’Apollo, oggi al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia (fare collegamento). Il tempio di Portonaccio è il più antico tra quelli oggi noti del tipo che Vitruvio definisce “tuscanico”. L’autore dell’Apollo e delle altre statue ritrovate durante lo scavo, al quale viene dato il nome convenzionale di “Maestro dell’Apollo”, apparteneva all’ultima generazione di scultori in argilla della famosa bottega di Vulca indicato dalle fonti come l’autore della celebre statua di Giove commissionata dal primo re etrusco Tarquinio Prisco e dedicata a Roma nel tempio consacrato alla triade Capitolina (580 a.C. ca) sul Campidoglio.
Su richiesta si possono visitare anche la Tomba dei Leoni Ruggenti e la Tomba delle Anatre.

Info

Durata: circa 3 ore

Chiusi il Lunedì

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